La scultura e il movimento dagli antichi greci ai giorni nostri
Dai bronzi di Riace al principato di Montecarlo.
Arte, movimento e tecnologia si intrecciano e si legano in un sottile filo rosso e blu.
Per un lungo periodo il bronzo, realizzato grazie alla fusione di rame e stagno, è stato identificato come il metallo più nobile che ha reso possibile la realizzazione di oggetti sia per uso bellico sia artistico.
Nella prima parte si impiegò questo metallo solo per la realizzazione di piccoli oggetti ma poi, grazie alla tecnica della fusione con cera persa, anche per la produzione di statue di grandi dimensioni.
Sin dall’antichità si è sempre cercato di rappresentare la figura umana con sculture che fossero il più vicino possibile alla realtà, cercando di dare a esse un filo di vita e di movimento.
Si tratta di statue realizzate, in genere, per celebrare le ricche famiglie aristocratiche, gli dei ed i sovrani e, per questo, venivano create per dare un grande senso di raffinatezza e di eleganza.
Da qui è nato un primo forte legame tra il bronzo ed il senso di eleganza e d’importanza.
Con la scoperta e lo sviluppo della tecnica scultorea con la fusione a cera persa, si è fatto un importante passo in avanti nella scultura greca. Gli artisti iniziarono a creare statue in grado di rendere il senso del movimento e le opere realizzate in bronzo divennero nel tempo sempre più complesse e ricche di dettagli.
Gli scultori greci elaborarono e diedero all’idea di movimento della figura umana una grandissima importanza, andando a realizzare straordinari e unici capolavori scultorei talmente complessi, con molteplici e perfetti movimenti naturali e con dei virtuosismi tecnici-artistici davvero unici che soltanto dopo moltissimi secoli (dal Rinascimento in poi) alcuni grandi artisti italiani riuscirono ad eguagliare con la lavorazione del marmo.
Gli scultori greci realizzarono figure umane in modo che si potesse immaginare sia il movimento precedente sia quello successivo al preciso istante in cui venivano immortalate nelle loro opere.
Un famoso esempio di tutto questo sono i bronzi di Riace che oggi possono essere ammirati nel museo di Reggio Calabria, dove sono esposti in un'apposita stanza completamente asettica, alla quale possono accedere solo poche persone per volta dopo essere passate da una stanza dotata di filtro per l’aerazione, per eliminare eventuali germi.
Una curiosità sui Bronzi di Riace: al movimento plastico delle sculture è abbinato il movimento meccanico delle porte automatiche DITEC Valor, installate all’ingresso del museo.
Bronzo, dunque eleganza, importanza, raffinatezza, arte e movimento.
E dagli antichi artisti greci, facciamo un salto temporale sino ai moderni artisti veneziani.
Astec, importante serramentista della nostra terra, è specializzato nella realizzazione di serramenti in bronzo, in opere, elementi e oggetti con finiture speciali di altissimo pregio architetturale.
Astec opera con importanti committenti internazionali ovunque serva mettere in luce elementi decorativi di qualità e valorizzare superfici e serramenti in modo originale ed inimitabile.
E’ il caso dell’edificio Le Petite Afrique, a Montecarlo, dove le finiture in bronzo dei serramenti fanno da cornice a panorami e soluzioni architetturali e naturalistiche bellissime.
Poter acquistare un immobile in questo edificio non è da tutti. Il prezzo è astronomico.
E per l’ingresso è stata realizzata una porta automatica Ditec valor, fornita da Nordest Automazioni, con serramenti e carter interamente in bronzo.
Ditec Valor, un prodotto robusto e affidabile, e Nordest Automazioni, una società seria e affidabile, hanno trovato sede in questo nuovo complesso architettonico di altissimo pregio in Costa Azzurra, nell’esclusivo principato di Monaco.
Arte, movimento, tecnologia e affidabilità: un filo rosso e blu (che parte dal logo aziendale) di Nordest Automazioni e che si lega ai migliori serramentisti italiani.